Documenti personali studiati dall'analizzato
L'analizzato studia progressivamente vari documenti che si rifanno alla sua storia e toccano la sua intimità: il suo albero genealogico, le sue fotografie personali e familiari, le piantine dei luoghi in cui è vissuto dalla nascita disegnate da lui stesso, la corrispondenza e vari scritti come diari, quaderni scolastici…
L'analizzato li esamina e li descrive minuziosamente all'inizio delle sedute in certi momenti dell'analisi, secondo una tecnica appropriata. Poi prosegue il suo lavoro associativo sul divano come d'abitudine.
Questo studio prima descrittivo, poi associativo, lo conduce a scoprire certi elementi che hanno contribuito al suo sviluppo psicocorporeo fin dalla sua nascita: chi era, come erano sua madre, suo padre, i parenti, quali erano le relazioni degli uni con gli altri, come è cresciuto e in quali luoghi…
Gli diventa così possibile ritrovare la realtà concreta delle sue esperienze di soddisfazione e frustrazione, le cui tracce sono sempre attive.
A questi quattro supporti tecnici va aggiunto l'ascolto, a fine analisi, di alcune sedute registrate durante il lavoro.
Va sottolineato che i supporti tecnici non sono strumenti psicoterapeutici. Si integrano alle associazioni libere sul divano e stimolano il lavoro di analisi.
Un complemento utilizzato al momento giusto
I supporti tecnici sono indissociabili dalle sedute lunghe.
Ogni supporto tecnico è introdotto nel corso del lavoro a un momento preciso, determinato dal contesto associativo immediato e dalla dinamica globale del lavoro.